Ciao Cobra! Data e Restrizioni per il funerale

Una notizia che non avremmo mai voluto ricevere e condividere: Franco Zocchi, per tutti “Il Cobra“, non ce l’ha fatta!  Una vita sul campo e adiacente al campo, una passione per i ragazzi e per la Calva. 

Ogni persona che ha lavorato o giocato in Via Gaspare Vismara, ha avuto il piacere di conoscerlo, di scambiarci due parole o di prendere semplicemente un caffè. Mister di un calcio che non c’è più, fatto di fango, di ginocchia insanguinate, di olio di canfora, di maglia a strisce rossoblu in cotone. È proprio questo il punto: Franco era la Calvairate e quella maglia a strisce ce l’aveva cucita addosso e oggi un pezzo di storia e di cuore rossoblu se ne va. Non solo un allenatore, ma un tifoso, un cassiere, un guardalinee e tanti altri ruoli ricoperti, talvolta con modi burberi, ma con un cuore grande.

C’è poco da dire se non GRAZIE per tutto quello che hai fatto e che hai dato al nostro mondo. Ciao Cobra! Continua a seguirci da lassù, cercando di indovinare se i mister mangeranno o meno il panettone o se le diverse squadre raggiugeranno i propri obiettivi. E spesso ci hai azzeccato!!

ASD Calvairate, in tutti i suoi componenti, esprime le più sincere condoglianze ai due figli Stefania e Roberto per questo profondo momento di lutto. La società informa che le esequie del Cobra si svolgeranno Mercoledì 16 alle ore 11:00 presso la chiesa di Santa Maria del Rosario in Via Solari 22 a Milano. Pur essendo una chiesa molto capiente, a causa delle restrizioni dovute al Covid, l’ingresso sarà limitato ai parenti e agli amici stretti nel numero che verrà indicato al momento. Sarà possibile tuttavia partecipare rimanendo all’aperto sul piazzale, sul sagrato della chiesa, spazio peraltro piuttosto esteso.

6 comments

  1. Grazie di cuore, il nostro papone viveva per i suoi ragazzi … Quella maglia era cucina nel suo cuore…così come tutti voi! Un grande abbraccio da un grande uomo che, se fosse stato per lui…non vi avrebbe mai voluto dare un così grande dolore. Con affetto Stefania….

  2. Vorrei essere di conforto ai figli, ho conosciuto Franco quando al mio arrivo a Milano da Reggio Emilia, con la mia famiglia avevo l’obiettivo di trovare una squadra per i miei due figli. Ci siamo trovati subito simpatici l’un l’altro. Quando venivo al mattino a vedere le partite del mio figlio più grande, dopo aver strappato i pochi biglietti dei paganti, usciva dal gabbiotto e veniva accanto, con lo sguardo fisso sul campo. “Alora?” mi diceva con quell’accento milanese che è così raro incontrare a Milano. E si parlava, principalmente di calcio. E lui lo faceva sempre restando con gli occhi incollati al campo. I suoi ragazzi li conosceva uno a uno e seguiva le loro azioni. E alla fine erano sentenze. “Le minga bon…” diceva scuotendo la testa, quando vedeva qualcosa che veniva fatto come non avrebbe voluto. Ma per il resto era assai più critico con gli allenatori: perché se i ragazzi in campo non erano allenati o disciplinati, la colpa era di chi era in panchina. Mi mancherà il suo sorriso dietro gli occhiali, mi mancherà quel pezzo autentico di Milano che sapevo di trovare in via Vismara. Ciao Franco e grazie.

  3. Ciao Franco, una vita alla Calva modi schietti e burberi ma un gran maestro di calcio un vero libro di memorie per i colori rossoblu, ci mancherai.

  4. Davvero dispiaciuto e condoglianze alla famiglia per la perdita di un persona con la quale mi è capitato di chiacchierare varie volte en Milanès.

  5. Condoglianze e davvero dispiaciuto della notizia. Ricordo di una persona omnipresente in Calvairate, trasmetteva passione e tradizione dei valori in società. Un bel ricordo per me ma soprattutto per quei ragazzi che, negli anni, hanno avuto la possibilità di condividere la loro esperienza in Calva direttamente sul campo con lui . Nicola C.

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